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Gli “invisibili” dell’Unicef

Una campagna sociale dell’Unicef per la Cina veramente bella ed efficace. Bambini per strada, resi invisibili dall’umana indifferenza e dal camuffamento dei loro abiti, che li confondono con lo sfondo.
La headline sottolinea ciò che il visual già descrive egregiamente:

“Non ignorarmi. In Cina ci sono più di un milione e mezzo di bambini non privilegiati.”

 

 

Realizzata a marzo del 2008 dalla Ogilvy & Mather Advertising Shanghai, il visual è stato realizzato da Liu Bolin, l’artista cinese che dipinge il suo corpo per simulare il paesaggio retrostante, fino a risultare quasi invisibile a un primo sguardo.

Liu ha realizzato una serie di scatti fra il 2006 e il 2010, oltre agli inediti che hanno come soggetto l’Italia, in mostra al Forma di Milano alla fine del 2010 (“Hiding in Italy“). La sua arte è una forma di protesta contro le azioni del governo cinese, che ha chiuso il suo studio d’arte nel 2005 e perseguita gli artisti. Si tratta appunto di un non adattamento nella società moderna.

La collaborazione con l’artista sicuramente è stata avvantaggiata dall’affinità del messaggio che si è voluto dare, il che rende la sua opera ancora più affascinante.

 

Credit
Ogilvy & Mather Advertising Shanghai, CHINA
Executive Creative Director: Kevin Lee
Creative Director: Kevin Lee/Fan Ng
Copywriter: Adams Fan/Derek Huang/Raymond Yung/Andrew Lok
Art Director: Kevin Lee/Haibo Huang/Phoebe Liao/Stephen Zhong/Robin Wu
Artists: Haohui Zhou/Bing Liu
Designer: Spring Zhu/Chaowen Wu/Jinghua Pan

[ via via ]

Art Director, Web Editor, New Media Consultant. Alleva sampietrini, coltiva gatti sul tetto di casa, e beve caffè solo per il gusto di fotografarlo. Ideatrice nonché direttore editoriale di Glypho e Tiragraffi, The Reservoir Blogs, CafeXperiment e Presidente dell'Associazione Culturale Sampietrino.

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