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Work.No. 890 di Martin Creed

2012. Liverpool. Il progetto Artist Rooms, dopo aver attraversato per 4 anni,  musei e gallerie del Regno Unito, arriva alla Tate con il vincitore nel 2001 del prestigioso Turner Prize, Martin Creed. Artist Room è una raccolta di più di 725 opere di arte contemporanea internazionale, creata da Anthony d’Offay e donata ai governi inglese e scozzese nel 2008 e gestita dalla Tate e dalla National Galleries of Scotland. La collezione, come il nome spiega, è organizzata in 50 stanze con 25 artisti: Diane Arbus, Joseph Beuys, Vija Celmins, Gilbert & George, Damien Hirst, Anselm Kiefer, Jeff Koons, Jannis Kounellis, Robert Mapplethorpe, Bruce Nauman, Ed Ruscha e Andy Warhol e molti altri tra cui anche Martin Creed.

L’artista, negli ultimi 20 anni con il suo lavoro – che ha incluso pittura, disegno, scultura, installazione, video, performance musicali e di testo – ha costantemente esplorato l’impatto emotivo ed esistenziale della dicotomia degli stati fisici, presenza verso assenza, essere verso non essere, fare verso non fare.

Martin Creed si diverte con la ripetizione e questa apparente monotonia non è mai banale, ma sempre emozionante. E’ come se stesse componendo un pezzo musicale perchè in fondo “Rhythm, whether musical or visual, is a comfort.’

7 saranno le opere esposte alla Tate. Simili ma diverse le une dalle altre, compresa la luminosa Work No. 890 Dont’ Worry, un’installazione che racconta come la vita quotidiana diventi tutt’uno con l’arte.

 

 

TATE GALLERY LIVERPOOL

24febbraio – 27 luglio 2012

www.tate.org.uk

Laurea in giurisprudenza, Master in Management della Cultura, Master in Comunicazione d’Impresa e corso di specializzazione per Addetto Stampa. Ha lavorato nella comunicazione di festival e rassegne culturali tra cui I Concerti nel Parco, Passeggiate Romane, Enzimi. Ha ideato e diretto il festival Il Lusso Essenziale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Roma.

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