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Social media, moda o rivoluzione?


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Ancora ci si chiede se i social media siano una moda passeggera, una tendenza del momento oppure l’origine del più grande cambiamento sociale dai tempi dalla rivoluzione industriale.

Socialnomics Front Book Cover by equalmanGli autori del video lo fanno elencando numeri e cambiamenti sociali che l’avvento dei social media ha generato: stessi numeri e concetti espressi in altri video e nella serie Did You Know, visibile su Youtube.com.
In pratica non viene detto nulla di nuovo… mi chiedo perché ci sia questa necessità di ripeterlo a oltranza.

Il video è stato prodotto dagli autori di Socialnomics, il blog e il relativo libro dedicati allo studio dei nuovi media. Ovviamente non è altro che un’azione di promozione della loro attività e con questo in parte si giustifica la ridondanza delle informazioni 😉

Quello che mi ha colpito di più è l’analogia di alcuni concetti, ascoltati anche in occasione del Convegno alla Camera di Lawrence Lessig e del recente incontro dei blogger con Jeremy Rifkin, autore di “La civiltà dell’empatia”, pubblicato da Mondadori.

Il futuro è nelle nuove generazioni, dei così-detti “nativi digitali”. Non tanto per la logo genialità (pochi sono gli esempi di veri nativi all’altezza della loro fama), ma perché già hanno la forma mentis per utilizzare al meglio i nuovi strumenti messi a disposizione da questa nuova rivoluzione culturale.

Mentre la generazione dei 30/40enni studia internet, gli strumenti che il web offre, i nuovi scenari e le possibili evoluzioni sociali ed economiche. La popolazione under 30 semplicemente usa tutto questo, senza domandarsi a cosa porterà. Plasma gli strumenti a seconda delle proprie esigenze, ne inventa utilizzi non previsti, cavalca l’onda del cambiamento semplicemente integrandolo con la propria quotidianità.

Una delle teorie (non così tanto teoriche) di Lessig era sull’enfatizzazione del conflitto generazionale tra chi il web lo vede come uno strumento e chi invece lo percepisce come una minaccia (perché non sa e non può controllarlo).
Ma non sarà proprio questo il problema di fondo? Perdiamo troppo tempo a studiare le nuove tendenze, per comprenderle e poterle controllare, e troppo poco tempo a viverle, a farle proprie, a diventare parte del cambiamento, della rivoluzione?

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Art Director, Web Editor, New Media Consultant. Alleva sampietrini, coltiva gatti sul tetto di casa, e beve caffè solo per il gusto di fotografarlo. Ideatrice nonché direttore editoriale di Glypho e Tiragraffi, The Reservoir Blogs, CafeXperiment e Presidente dell'Associazione Culturale Sampietrino.

Comments

  • tiragraffi
    22 Marzo 2010

    Social media, moda o rivoluzione? http://goo.gl/fb/UtCS #culturadigitale #nuovimedia #socialmediarevolution #socialnomics

    This comment was originally posted on Twitter

  • Pasquale Popolizio
    22 Marzo 2010

    Ciao Valentina,
    completamente d’accordo con la tua analisi e le tue domande finali, posso aggiungere dei piccoli episodi:
    – mio nipote di tre anni che chiede a mio fratello “papà scapa (Skipe, ndr) zio pasquale” e non “telefona a zio pasquale”
    – il figlio di un mio amico, 5 anni, che dopo aver saputo che non avevo giochi sul mio Mac, mi chiede “ma almeno ce l’hai vuvuvu?”
    ciao,
    ~ pasquale

  • TinHangLiu
    22 Marzo 2010

    Social media, moda o rivoluzione? http://bit.ly/b8fR5T (via @liquida) #SMM

    This comment was originally posted on Twitter

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