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Arriva il “consumatore creativo”, si apre una nuova era?

Da oggi, tutti coloro che condividono passione e attenzione per determinati prodotti o servizi, anche senza essere professionisti della comunicazione, avranno la possibilità di entrare per la prima volta in un’agenzia pubblicitaria, portando il loro pensiero su come un prodotto dovrebbe essere presentato.
Un’occasione unica per scoprire come funziona il processo creativo che porta all’idea di uno spot tv, di un banner su internet o di un evento promozionale.

Accedendo al sito www.cambialapubblicita.it è infatti possibile candidarsi per partecipare in prima persona al cosiddetto “brainstorming”, il momento in cui in una agenzia di comunicazione il team creativo seduto intorno ad un tavolo condivide spunti e riflessioni, con l’obiettivo di trasformarli in idee per la pubblicità.

Ideatrice del progetto è l’agenzia pubblicitaria Now Available, fondata a Milano nel 2008 e che ad oggi ha firmato progetti di comunicazione e campagne pubblicitarie per clienti di primissimo piano come Assicurazioni Generali, Nestlé Italiana, Lierac, La Gazzetta dello Sport, Henkel Italia, Volkswagen, Emergency, MTV e Galbusera.

“Quello del pubblicitario – dichiara Emanuele Nenna, CEO dell’agenzia Now Available, in queste settimane in tutte le librerie con “La coppia creativa sono in quattro” (ed. Fausto Lupetti Editore) – è un mestiere antico che oggi deve essere approcciato con un atteggiamento e una cultura nuovi. In un contesto di frammentazione dei media e di affollamento dei messaggi non bastano i mestieri e le tecniche, e nemmeno i budget: servono il pensiero e le idee, le sole armi capaci di conquistarsi un pubblico e consegnare messaggi. Serve la voglia di applicare le regole base della pubblicità ai nuovi linguaggi, mezzi, scenari. E così come ogni media ha la sua potenzialità, anche le singole persone coinvolte possono dire la propria. Cambialapubblicità dà voce anche a chi solitamente riceve il messaggio di comunicazione, perché l’idea giusta potrebbe nascondersi ovunque”.

Sul sito è possibile inviare la propria candidatura selezionando una o più delle otto categorie presenti (beauty, automotive, food, beverage, technology, finance, travel e sport). Oppure proporre all’agenzia una candidatura spontanea, senza preferenze di settore.

Un’iniziativa interessante che però porta a riflette su due fronti.
Il primo, in positivo, è il coinvolgimento del fruitore finale della comunicazione pubblicitaria, che ovviamente poterà un apporto costruttivo al processo creativo.
Dall’altro lato mi chiedo perché ricercare creativi e creatività da figure diverse da quelle designate. Quell’“anche senza essere professionisti della comunicazione” apre mille perplessità: non ci sono più creativi professionisti in Italia? Dati gli ultimi #fail in comunicazione si è deciso di portare questa categorie all’estinzione (togliendogli lavoro)?

Voi che ne pensate?
Il “consumatore creativo” apre davvero una nuova era?

Art Director, Web Editor, New Media Consultant. Alleva sampietrini, coltiva gatti sul tetto di casa, e beve caffè solo per il gusto di fotografarlo. Ideatrice nonché direttore editoriale di Glypho e Tiragraffi, The Reservoir Blogs, CafeXperiment e Presidente dell'Associazione Culturale Sampietrino.

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