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Cosa sarebbe l’arte senza le donne?

1299149240974_8MarzoLocandinaIl MiBAC celebra la Festa dell’8 marzo, offrendo a tutte le donne l’ingresso gratuito in tutti i luoghi d’arte statali (musei, aree archeologiche, biblioteche ed archivi), molti dei quali per l’occasione hanno organizzato mostre, aperture straordinarie, visite guidate ed eventi a tema.

E lo fa con ironia, con la head che recita “Cosa sarebbe l’arte senza le donne?” e un visual ironico ma che… ricorda un po’ troppo lo spot di La7.
Sarà un caso o una sorta di telepatia? O un’insieme di variabili che hanno portato l’iter creativo alle stesse conclusioni?

Ho omesso però un’informazione: la campagna del MiBAC è del 2011 e lo spot del 2013.

Ma non facciamo illazioni e godiamoci il divertente risultato 😉

 

 

Dal sito MiBac

Da sempre soggetto ispiratore per il linguaggio dell’arte: corpo e spirito, passione e sentimento, amor sacro e amor profano, madre e amante, la Donna è stata nei secoli rappresentata in tutte le sue sfaccettature, passando nei secoli da primigenia musa ispiratrice a protagonista attiva nella stessa produzione e committenza artistica. Basta pensare per un attimo cosa sarebbe l’Arte senza la componente femminile per comprenderne il ruolo assolutamente centrale.

 

Art Director, Web Editor, New Media Consultant. Alleva sampietrini, coltiva gatti sul tetto di casa, e beve caffè solo per il gusto di fotografarlo. Ideatrice nonché direttore editoriale di Glypho e Tiragraffi, The Reservoir Blogs, CafeXperiment e Presidente dell'Associazione Culturale Sampietrino.

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