Top

Qual è il vostro buon proposito del 2017? I consigli dei Musei in Comune di Roma

Buoni propositi per questo 2017, sorretti e ispirati dalle riflessioni di Luigi Pirandello, sono stati accostati a otto opere d’arte che trasformano in quadri, sculture, oggetti visibili e concreti, le idee del grande drammaturgo, scrittore e poeta italiano.

Si è trattato di: Stima di se stessi, Serenità; Semplicità; Onestà; Fedeltà; Consapevolezza; Complicità; Autodeterminazione, ‪#‎buonipropositi2017 che i visitatori dei social network dei Musei in Comune hanno scelto di cliccare in vista dei 365 giorni di quest’anno.

Pubblicati dal 25 dicembre 2016 al 1° gennaio 2017, i #buonipropositi2017 hanno totalizzato quasi 2.000 like sui nostri social, dove tra tutti la #Semplicità della Centrale Montemartini ha trionfato.

Ci dite qual è il vostro buon proposito del 2017? Ecco i nostri suggerimenti.

Per il “buon proposito” #Stimarsi la frase tratta da Ciascuno a suo modo “Sapete che cosa significa amare l’umanità? Significa soltanto questo: essere contenti di noi stessi. Quando uno è contento di se stesso, ama l’umanità” è stata accostata all’opera di Giovanni Prini Segreto di bimbi, del 1902c., esposta alla Galleria d’Arte Moderna nell’omonima mostra.

Per #Serenità si è scelta la riflessione “Un’ora breve di dolore c’impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia”. Tratta da L’esclusala frase è stata affiancata all’opera Spinario, del I secolo a.C., conservata ai Musei Capitolini.

Con #Semplicità l’assonanza è nata spontanea con la Statua di fanciulla seduta, del II secolo d.C., della collezione permanente della Centrale Montemartini in relazione con la frase tratta da I vecchi e i giovani:In che consiste la vera ricchezza, la vera felicità? Nell’aver pochi bisogni”.

Da Novelle per un annola citazione “Nulla è più complicato della sincerità” ha incarnato  perfettamente il buon proposito  #Onestàin associazione con la bellissima opera di Artemisia Gentileschi, Ester e Assuero, del 1626-1629 circa, visibile nell’esposizione Artemisia Gentileschi e il suo tempoal Museo di Roma in Palazzo Braschi.

Chi meglio del miglior amico dell’uomo avrebbe potuto identificare il proposito #FedeltàCosì La lealtà, la lealtà è un debito, e il più sacro, verso noi stessi, anche prima che verso gli altri. Tradire è orribile. Tradire è orribile, tratta da Sogno (ma forse no) ha avuto facile connessione con l’opera di Jean Baptiste Carpeaux, Napoleone Eugenio con il cane Nero, del 1865, conservata al Museo Napoleonico.

Anche per #Consapevolezza è sembrato opportuno il monito dell’indice della mano destra della Statua colossale di Costantino, del 313-324 d.C., che esorta, dal cortile dei Musei Capitolini, a vedere la trave nel proprio occhio e seguire l’esortazione di Pirandello in Uno, nessuno e centomila: “Notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri”.

#Complicità per Il fu Mattia Pascal si trattava d’intesa spirituale ”Le anime hanno un loro particolar modo d’intendersi, d’entrare in intimità” come sembra decisamente evidente nella scultura di Pietro Canonica,L’Abissodel 1909, visibile al Museo Pietro Canonica.

Infine, in Uno, nessuno e centomila la citazione “Una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere” è un monito all’#Autodeterminazione rappresentato concretamente dalla fantasia metafisica di Giorgio de Chirico nel quadro Mistero e malinconia di una strada, fanciulla con cerchio, dipinto negli anni Settanta del secolo scorso e conservato al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese.

 

 

via ]